martedì 16 giugno 2015

tappa nr. 18 - primo giorno


In viaggio per Santiago De Compostela – 18 – Il ritorno
venerdì 24 settembre 2010
Da Campello a Villa Joiosa – 15 km
Camping El Paraiso – carino, in riva al mare, pulito, niente insetti volanti.
Tempo variabile, temperatura da 20 a 27 gradi

Villa Joiosa
Ci siamo spostati per accedere ad un camping ben attrezzato, in cui fermarci ancora due giorni.
La cittadina ha un centro storico con le case che assomigliano a quelle delle isole di Burano o Torcello, con i colori pastello che cambiano di casa in casa. Pulita, accogliente. Alla sera nei vicoli le persone sisiedono a decine fuori a chiacchierare, sedute sugli sgabelli o sulle sedie di casa.


Non manca un porto moderno, attrezzato per la pesca industriale e per le barche da diporto.
Siamo andati al mercato. No, non a quei mercati rionali che ci sono da noi, con le bancarelle, perchè qui non esistono. In nessuna città della spagna che abbiamo visitato, abbiamo visto un solo banco di frutta o verdura ambulante, o l'equivalente dei nostri mercati rionali.
L'unico mercato che è ammesso è quello coperto comunale, con i posti fissi come al mercato coperto di porta palazzo, e solo per il settore alimentare. Niente banchi di vestiti, accessori, biancheria, ecc. 

 

Qui un negozio di prossimità dalla pubblicità esplicita:
"FRUTTA "SESSO" 
Il miglior antiossidante, tutti i giorni 5 pezzi, Aumenta l'autoindipendenza. Mangio un mucchio di frutta e verdura, e non ho problemi di invecchiamento precoce"

All'ingresso delle città un cartello avvisa che non è ammesso il commercio ambulante.
Qui prosperano come da noi i supermercati, ma ci sono anche molti negozi di frutta e verdura (vedi foto..), le Panaderie e le Carnacerie (macellerie).



In tutte le città medio-grandi ci sono Auchan (che qui si chiama Alcampo) e Carrefour. La globalizzazione avanza!
Torniamo ancora un attimo al mercato comunale: è come andare nelle boutique alimentari, i prezzi sono superiori del 20-30 per cento rispetto ai supermercati, e la qualità non giustifica i prezzi. Forse è per questo che il mercato comunale ha un numero molto limitato di banchi. Immaginate una città come Rivarolo Canavese - 12.000 abitanti - con un mercato di soli 20 banchi alimentari, tra carne, formaggi, pesce, frutta e verdura.
 

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