domenica 31 maggio 2015

tappa nr. 7 - terzo giorno


In viaggio per Santiago De Compostela -7ter
sabato 4 settembre 2010
Castrojeriz (Castilla), Tappa obbligata lungo il “Camino de Santiago”
Sereno, da 22 gradi circa nella notte a 30 nel pomeriggio.


SULLA VIA DI COMPOSTELA

Quando si vede, sui giornali o in televisione, il percorso che porta a Santiago di Compostela si ha sempre l’impressione di dover fare una esperienza estrema.
Penso che molte persone farebbero questa esperienza ma rimangono scoraggiate e rinunciano pensando di non esserne in grado perché è comune l’idea che per questo pellegrinaggio occorra un fisico particolarmente forte ed allenato.
Grande è stata la sorpresa di vedere sulla via di Compostela persone più vicine agli ottanta anni che ai settanta che con grande serenità e sicurezza affrontavano ogni giorno il percorso che si erano prefissati.
Ognuno dei pellegrini può organizzarsi le tappe come ritiene più idoneo al proprio fisico ed alla propria resistenza.
Molte sono le donne,più degli uomini, che affrontano sole o in gruppo le tappe giornaliere.
La maggior parte delle donne adulte e anziane fanno il percorso a piedi, mentre le donne giovani sono quasi tutte in bicicletta.
E’ bellissimo andare su quei sentieri e sentirsi accolti dai residenti locali e ricevere da tutti quelli che incontri il saluto che accomuna tutti i pellegrini “ BUON CAMINO”.
La Castiglia è stata una grande sorpresa per la durezza del territorio e per noi che siamo abituati alle montagne fredde una sorpresa ancora maggiore per il clima caldissimo e secco.
Una precisazione é doverosa.
Il cammino più famoso è il Camino Francés (cammino francese).
Lungo circa 800 Km (anche se esistono diverse variazioni di percorso), inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port (versante francese dei Pirenei), ed attraversa le seguenti regioni: Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, facendo tappa nelle città di Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Questo tratto che abbiamo scelto perché pianeggiante, tra Burgos e Leon/Astorga é il tratto più temuto dai pellegrini, perché per chilometri e chilometri non si vede l'ombra di una pianta né di una fonte.
Il clima impone di fare le tappe stabilite al mattino molto presto perché dalle ore 11 a.m. l’aria è talmente calda da rendere molto difficoltoso, specialmente in bici, il percorso programmato.
Si parte al mattino alle sette, alcuni si fanno luce con le pile, qui siamo a occidente e la luce del mattino arriva più tardi verso le otto per sfruttare al massimo le ore più fresche.
Cosa dire agli amici che leggono? Che tutti possiamo fare questo pellegrinaggio se si ha una forte motivazione che può essere religiosa o no ma sempre spirituale.
Si può fare la strada dei pellegrini per un percorso di fede cattolica o può anche essere un percorso di riflessione sulla vita che viviamo in questo momento.
Lasciatevelo dire da me, che sono convintamente ateo.








tappa nr. 7 - secondo giorno


In viaggio per Santiago De Compostela -7bis
venerdì 3 settembre 2010
Castrojeriz (Castilla)
Sereno, da 22 gradi circa nella notte a 28 nel pomeriggio.

Oggi andiamo fino a Burgos, la capitale della Castilla, a 45km dal campeggio.
Anche qui la decisione di girare il centro in bicicletta si rivela una scelta azzeccata.
Questa volta la città è gradevole, con delle ottime piste ciclabili che permettono di spostarsi in piena sicurezza.
In centro ci si arriva dal lungo fiume che possiamo paragonare al nostro Valentino, ma colpisce per le sue fontane, i monumenti, l'erba rasa e la pulizia, i viali alberati, la gente che si gode l'ombra e il fatto che si snoda a 100 metri dal centro storico.
La cattedrale innalza le sue guglie sulla città al punto che è chiaramente visibile dall'autostrada.
La luce per le fotografie è impareggiabile per il clima secco, il cielo perfettamente terso e il sole sulla facciata.
La lavorazione a siepe modellata alleggerisce i fianchi dei viali, permettendo di vedere al di là del fiume.
Insomma, una bella città, godibile e animata, almeno dal punto di vista del turista.

Durante il loro pellegrinaggio, i pellegrini documentano il loro passaggio facendo apporre un apposito timbro su di un cartoncino chiamato CREDENZIALE che viene riasciato a richiesta, nei luoghi indicati nel percorso, di solito a lato delle chiese principali. Ovviamente questo avviene all'inizio del pellegrinaggio, in modo da avere traccia fin dall'inizio.
Non esiste un punto obbligato per iniziare il pellegrinaggio, ognuno sceglie quello che gli pare. Hanno però tutti un obbiettivo comune: consegnare la tessera che certifica il viaggio all'ufficio del pellegrino che si trova a Santiago di Compostela. A fronte di una seria verifica dei timbri e quindi della certezza del cammino percorso, viene rilasciata “LA COMPOSTELA”, il documento che riporta il nome del pellegrino e che dichiara che ha fatto effettivamente il cammino. Il percorso minimo consiste negli ultimi 200km prima di Santiago, in cui il cammino passa sulla montagna lontano dalle strade asfaltate.
A Burgos, abbiamo ottenuto la “CREDENZIALE”, presso l'ufficio turistico, a lato della cattedrale. Gratuitamente. Ma di questo avremo modo di riparlarne.

CASTROJERIZ
In questo piccolo paese, 600 residenti e migliaia di pellegrini di passaggio, ci sono tre Chiese di cui una dedicata a Santa Chiara.
Tutti i giorni alle ore 17 viene impartita la benedizione ai Pellegrini diretti a Compostela.
La chiesa è parte di un convento in cui vivono almeno 20 suore di clausura che tutti i giorni recitano il S. Rosario e assistono alla S. Messa da dietro alle grate che separano i loro alloggi dalla parte frequentata dai fedeli.

nelle fotografie, Burgos.









sabato 30 maggio 2015

tappa nr.7 - primo giorno


In viaggio per Santiago De Compostela -7
giovedì 2 settembre 2010
Zaragoza (Aragòn) – Castrojeriz (Castilla) 362 km
Tempo all'inizio piovoso, ma poi sereno, da 22 gradi a 28 nel pomeriggio.

Camping “Camino de Santiago” - Il campeggio è ben ombreggiato, senza pretese; una parte è composta da un camerone con i letti a castello per il pernottamento dei pellegrini ( prendendo per buoni i dati del sito “pellegrinando”, in questo paese dormono mediamente 200 pellegrini al giorno). Il pernottamento costa 6 euro e oltre al letto comprende l'utilizzo dei servizi, doccia calda compresa.

Ricordate Don Chisciotte de la Mancia che combatte contro i mulini a vento? Ebbene, qui la storia sembra riproporsi con dei moderni mulini a vento, che sono gli enormi impianti eolici per la produzione di energia elettrica. Man mano che proseguiamo nel percorso sono sempre più numerosi, e se all'inizio contarli era un passatempo, adesso diventa un'impresa impossibile. Centinaia e centinaia di pale che occupano ogni collina, ogni pianura disponibile. Mentre in italia si discute di energie rinnovabili, qui sono una realtà. (vedi foto)

Nel tragitto che ci porta a vicino a Burgos, alle lande desolate si sostituisce una campagna irrigua, per cui abbondano le vigne da una parte e gli alberi da frutta dall'altra, pur restando un terreno con poche piante di alto fusto.
Sull'autostrada pochissimo traffico, quel poco che si vede è nella parallela statale, nuova fiammante, che pare una seconda autostrada in cui passa uno scarso traffico pesante.

A guardare la campagna sembra di essere in puglia, con immensi pianori ingialliti dai residui steli del grano che è stato tagliato. Solo che qui siamo a 800 metri sul livello del mare , ci sono 30 gradi nel pomeriggio a inizio settembre, e questo altopiano prosegue per 200 chilometri, fino a Leon, sempre a 800mt di altitudine..

Al nostro arrivo ci é subito chiaro che siamo nel pieno del passaggio del cammino per Compostela, il campeggio/posto tappa é pieno di pellegrini, quasi tutti a piedi.
Prendendo per buoni i dati del sito “pellegrinando”, in questo paese dormono mediamente 200 pellegrini al giorno. Il pernottamento per il pellegrino che va a piedi costa 6 euro e oltre al letto comprende l'utilizzo dei servizi, doccia calda compresa. Scopriremo presto che la tariffa di 6 euro é uno standard di tutto il cammino. Incomincia a delinearsi la vera natura del cammino, che non é legato ai soldi e allo sfruttamento del turista pellegrino. Tutt'altro.
Nel bar che funge da ufficio é possibile connettersi a internet, ne approfitto per guardare il meteo spagnolo. Alle pareti trecce di aglio da tutte le parti, e il motivo ci é presto chiaro: Castrojeriz é il centro di produzione, e la festa del paese é incentrata sull'aglio.
Nel paese c'é un solo punto vendita, che si atteggia a supermercatino.
Domani ci occuperemo del cammino.







Tappa nr. 6


In viaggio per Santiago De Compostela -6
mercoledì 1 settembre 2010
Vendrell (Catalunya) – Zaragoza (Aragòn) 256 km
Camping municipal (34 gradi, non un filo d'ombra, campeggio nuovo ma senza manutenzione, la metà dei gabinetti ha dei difetti nelle vaschette dell'acqua)

Viaggiando in auto si ha modo di vedere il paesaggio che cambia. Dal verde della costa si passa rapidamente al semidesertico, con le colline spoglie o al massimo con dei cespugli bassi.
Il terreno è calcareo, biancastro, disabitato per decine e decine di chilometri, senza coltivazioni di sorta. Anche le aree di sosta, quelle lontane dai distributori e destinate alle pause durante la guida, sono provvviste solo delle panchine: manca totalmente l'acqua, e quindi niente fontanelle o servizi igienici. Nelle poche città che si incontrano nel tragitto si è raggruppata tutta la gente.
Arrivati in città l'amara sorpresa di un errore nell'indirizzo del camping, e siamo finiti in centro con la caravan, nel traffico del pomeriggio. C'è voluto sangue freddo e un po' di abilità per uscirne, ma reimpostando il navigatore con le coordinate invece che con l'utilizzo della via, il problema è stato risolto.

Zaragoza
Per chi come noi non ha mai visto Zaragoza ma ne ha sentito parlare, è normale che dedichi una mezza giornata per la visita della città. Con l'auto fino ai bordi del centro storico, e poi in bicicletta.
Ma quella che poteva durare qualche ora è diventata una visita breve: una città senza pretese, con una grande piazza a ridosso della cattedrale, delle fontane per abbellirla.
La chiesa è grande, e dall'esterno incute timore, con i suoi portali lignei senza decorazioni, ma chiodati come le porte dei manieri. E' vero, a pensarci bene fin qui di manieri o castelli che dir si voglia non c'è traccia, evidentemente il potere era esercitato più dalla clero che dai notabili.

Una targa ci ricorda che qui c'era il tribunale centrale della santa inquisizione, e che un certo Torquemada è nato da queste parti..

Un temporale ci toglie ogni dubbio: è ora di rientrare.

La fontana, e due panoramiche prese dal web



venerdì 29 maggio 2015

tappa nr. 5


In viaggio per Santiago De Compostela -5
martedì 31 agosto 2010
Blanes (Catalunya) – Vendrell (Catalunya) 134 km
Camping Vendrell platja, ombreggiato, praticamente in città, 10 metri dalla spiaggia. Pieno al 70%.
30 gradi, variabile

La tappa è dedicata ad attraversare Barcellona, grande città con il traffico tipico delle grandi città.
Il tutto complicato dal guidare con al traino una caravan, mentre ti sfrecciano tutto intorno i camion.
Superata Barcellona e la zona industriale, puntiamo a sud.
In questo tratto di autostrada i caselli sono frequenti e chiedono delle cifre...strane. 0,84 euro, 1,28 oppure 1,51 . Immagino alla domenica, per pagare, le code che si formano per causa della moneta!
Arriviamo a Vendrell, altra gradevole cittadina della costa, con i servizi in spiaggia, se possibile, meglio ancora di quelli di Blanes.
Vanto della cittadina i 5 km di spiaggia perfettamente tenuti, sabbia fine, acqua limpida, un lungomare altrettanto all'altezza, pista ciclabile compresa. Il numero di persone che frequentano la spiaggia, in rapporto alle dimensioni, è tale che la spiaggia sembra vuota, tra un bagnante e l'altro ci sono almeno 10 metri.
Merita un giro in bicicletta al tramonto, mentre le ramblas si vanno riempiendo di gente.
Ne approfittiamo per acquistare una internet key Movistar con cui navigare su internet, perchè collegarci con quella della Vodafone italia costa una cifra assurda, 15 euro al giorno.
Speriamo che la copertura Movistar del territorio ci permetta di utilizzarla durante il tutto il viaggio

nelle foto la spiaggia e il lungomare (foto dal web, le mie sono andate perse con l'HD)



giovedì 28 maggio 2015

tappa nr. 4


In viaggio per Santiago De Compostela -4 lunedì 30 agosto 2010 Vias(FR) – Blanes (SP) 236 km Camping Blanes, ombreggiato, praticamente in città, 10 metri dalla spiaggia. Pieno al 50%. 28 gradi, variabile
Le nostre tappe tengono conto dello sforzo fisico che si accompagna alla guida, abbiamo superato i 60 anni, meglio dosare le forze. 300Km é la distanza massima che ci siamo prefissi per il singolo tragitto. Tenuto conto che al mattino partiamo verso le 9 e la velocità (media) di crociera é di circa 50 km/h, sono 6 ore di viaggio. Poi bisogna piazzare la caravan, allacciare le utenze, fare la spesa... e scrivere il diario!
Siamo in Catalunia, costa brava, poco a nord di Barcellona. Qui non ci sono bandiere spagnole, ma solo catalane, i catelli sono scritti in catalano, e la gente parla solo catalano. Alla reception del camping, Antonio ci puntualizza che lui parla una sola lingua, il catalano, anche se poi si spiega anche in francese e in inglese.. e in italiano. Gli dico che io parlo Arpitano, e lui si mette a rispondermi in catalano, “intanto sono la stessa lingua..” (ma per carità, niente spagnolo).
Una bella cittadina, la spiaggia larga e come sempre gratuita (i cosiddetti stabilimenti balneari li abbiamo visti per l'ultima volta in liguria), lungo la spiaggia i servizi di emergenza ben presidiati, le piste ciclabili perfettamente funzionanti, e dei vigili solerti e presenti che con gentile fermezza controllano il tutto.
Ci rendiamo conto che non ci siamo attrezzati correttamente con la telefonia. Decidiamo domani di spostarci di poco, giusto al di là di Barcellona, e dedicare il pomeriggio a cercare una soluzione, prima di avventurarci a nord.
Decidiamo anche di fermarci al ritorno, la cittadina merita sicuramente una visita più approfondita.
Alla sera nel camping ci incuriosiscono alcune verande, illuminate come se fosse natale.


mercoledì 27 maggio 2015

tappa nr. 3/bis


In viaggio per Santiago De Compostela -3  - secondo giorno
domenica 29 agosto 2010
Vias(FR)
Camping Mediterranee Plage (250 piazzole, pulito, ordinato, spiaggia libera con sabbia ripulita tutti i giorni, acqua calda no limits)
Variabile, ventilato, 30 gradi

Come promesso oggi abbiamo avuto i due pensionati olandesi a pranzo. Niente di speciale, due tartine con le acciughe al tartufo, maccheroni al pomodoro, arrosto e insalata. Ma sono rimasti entusiasti, lo hanno chiamato camping restaurant...
Non ho resistito, e ho voluto sapere cosa mangiano di solito. “A pranzo qualcosa con il pane, formaggio, yogurt” ci dice Louise. “E i dolci?” insisto.
“No! Quella è roba da tedeschi” mi risponde divertita.

Vi sembra tutto semplice?
Provate a mettere insieme
Louise che parla Olandese
Peter che si spiega un po' in inglese e un po' in francese
Ivan che parla il francese a modo suo
La signora che era con me (che non citerò per motivi di privacy) che parla italiano, capisce il francese e lo parla anche un pò
Cosa abbiamo fatto? L'europa, neh!

In giornata abbiamo visto diverse persone ritirare tutto e caricare a dismisura le caravan. Alcune erano chiaramente vecchie, e per di più le auto non avevano il gancio traino. Poco dopo la risposta: un trattore portava le caravan in un rimessaggio lì vicino, pronte per le ferie dei tedeschi l'anno prossimo!

Nella foto la caravan degli olandesi. Nelle cinque settimane in cui sono rimasti, non hanno tolto il telo di protezione dalla macchina!


martedì 26 maggio 2015

Tappa nr. 3

In viaggio per Santiago De Compostela -3
sabato 28 agosto 2010
Arles(FR) - Vias(FR)
Camping Mediterranee Plage
Variabile, decisamente ventilato, 30 gradi

A sentire radiotraffic francese la situazione nelle strade, per via del rientro dalle vacanze, in direzione nord, é preoccupante, decine di km di coda da tutte le parti. Ma noi andiamo a sud, e in effetti il traffico é scorrevole.

Un bel campeggio, piazzole da 60-80mq caduna, in riva al mare, (250 piazzole).
I campeggi in questa zona si contano a decine, ce ne sono di tutti i tipi. All'inizio della zona i cartelli dividono Vias Plage in tre, per semplificare la ricerca: Est, sud e ovest. La sola zona ovest é di 6km.
Qui i tedeschi la fanno da padroni, con una percentuale che supera il 60% di presenze, seguiti dagli olandesi e dai francesi. Di italiani ci siamo solo noi..
A superare una prima difficoltà ci aiutano gli olandesi che abbiamo di fronte; il nostro cavo per l'allacciamento elettrico é corto, e ci vengono in soccorso con una prolunga che ci risolve il problema. Sono due persone della nostra età, capiscono il francese e lo parlano anche un po'. Decidiamo di invitarli a mangiare con noi domani, sono curioso di saperne di più sugli olandesi.
La spiaggia, gratuita come sempre, é di sabbia con a ridosso delle dune, pulita e facilmente accessibile.
Anche la connessione internet é gratuita, tramite wi-fi nella zona reception, ma il mio provider italiano di posta fa le bizze, e così devo rinviare la spedizione delle mail!







Camping Mediterranee Plage


tappa nr. 2

In viaggio per Santiago De Compostela - 2
venerdì 27 agosto 2010
Albenga(IT) - Arles(FR) - 350km
Camping Crin Blanc
nuvoloso e afoso, 36 gradi

Sulla carta sembrava un campeggio come tanti, lungo la strada che porta in Spagna, ma purtroppo la campagna della Camargue ci ha regalato una impareggiabile overdose di zanzare, che ci ha costretti ad una notte difficile e caldissima, nonostante le zanzariere alle finestre. Scoprirò solo dopo un angolo difettoso nella zanzariera, passaggio ideale per le dannate bestie. Decidiamo di spostarci subito fuori dalla Camargue!
Di fianco a noi una coppia di veneti in camper, che a mezzanotte litigavano con le zanzare, e che per difendere il cagnolino decidono di farlo dormire all'interno.

tappa nr. 1

In viaggio per Santiago De Compostela -1
giovedì 26 agosto 2010
Torino-Albenga(IT)
Camping "Parco vacanze Riviera"
Tempo variabile, 30 gradi

E' l'inizio del viaggio, la prima tappa.
Nulla di nuovo, dei campeggi italiani di questo tipo ne ho già parlato (male) in altre occasioni.
Mi limito a due considerazioni. Per primo, la stanzialità della maggioranza delle roulotte che le porta ad avere gabbiotti fissi e ogni altro orpello, riducendo il campeggio ad un accampamento gitano. Alcune roulotte sono ferme qui da 10 anni.
In secondo luogo l'avidità della gestione che fornisce l'acqua calda solo a pagamento tramite i gettoni, e solo per le docce. E dato che arriva dai pannelli solari, un cartello consiglia di fare la doccia al pomeriggio! Che non vi venga in mente di lavare i piatti con l'acqua calda o farvi la doccia al mattino.. Tutto questo abbinato ad un costo decisamente ligure, e senza ricevuta.
Ma è solo per una notte, siamo di passaggio!