In
viaggio per Santiago De Compostela -7ter
sabato
4 settembre 2010
Castrojeriz
(Castilla), Tappa obbligata lungo il “Camino de Santiago”
Sereno,
da 22 gradi circa nella notte a 30 nel pomeriggio.
SULLA
VIA DI COMPOSTELA
Quando
si vede, sui giornali o in televisione, il percorso che porta a
Santiago di Compostela si ha sempre l’impressione di dover fare una
esperienza estrema.
Penso
che molte persone farebbero questa esperienza ma rimangono
scoraggiate e rinunciano pensando di non esserne in grado perché è
comune l’idea che per questo pellegrinaggio occorra un fisico
particolarmente forte ed allenato.
Grande
è stata la sorpresa di vedere sulla via di Compostela persone più
vicine agli ottanta anni che ai settanta che con grande serenità e
sicurezza affrontavano ogni giorno il percorso che si erano
prefissati.
Ognuno
dei pellegrini può organizzarsi le tappe come ritiene più idoneo al
proprio fisico ed alla propria resistenza.
Molte
sono le donne,più degli uomini, che affrontano sole o in gruppo le
tappe giornaliere.
La
maggior parte delle donne adulte e anziane fanno il percorso a piedi,
mentre le donne giovani sono quasi tutte in bicicletta.
E’
bellissimo andare su quei sentieri e sentirsi accolti dai residenti
locali e ricevere da tutti quelli che incontri il saluto che accomuna
tutti i pellegrini “ BUON CAMINO”.
La
Castiglia è stata una grande sorpresa per la durezza del territorio
e per noi che siamo abituati alle montagne fredde una sorpresa ancora
maggiore per il clima caldissimo e secco.
Una
precisazione é doverosa.
Il
cammino più famoso è il Camino
Francés
(cammino francese).
Lungo
circa 800 Km (anche se esistono diverse variazioni di percorso),
inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port
(versante francese dei Pirenei), ed attraversa le seguenti regioni:
Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, facendo tappa nelle
città di Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Questo
tratto che abbiamo scelto perché pianeggiante, tra Burgos e
Leon/Astorga é il tratto più temuto dai pellegrini, perché per
chilometri e chilometri non si vede l'ombra di una pianta né di una
fonte.
Il
clima impone di fare le tappe stabilite al mattino molto presto
perché dalle ore 11 a.m. l’aria è talmente calda da rendere molto
difficoltoso, specialmente in bici, il percorso programmato.
Si
parte al mattino alle sette, alcuni si fanno luce con le pile, qui
siamo a occidente e la luce del mattino arriva più tardi verso le
otto per sfruttare al massimo le ore più fresche.
Cosa
dire agli amici che leggono? Che tutti possiamo fare questo
pellegrinaggio se si ha una forte motivazione che può essere
religiosa o no ma sempre spirituale.
Si
può fare la strada dei pellegrini per un percorso di fede cattolica
o può anche essere un percorso di riflessione sulla vita che viviamo
in questo momento.
Lasciatevelo
dire da me, che sono convintamente ateo.