In viaggio per Santiago De Compostela –
15bis – Il ritorno
venerdì 17 e sabato 18 settembre 2010
Motril (Andalucia)
variabile, 20-27 gradi
Decidiamo
che l'Alhambra di Granada vale ben una sosta, e quindi mi attrezzo
per verificare su internet gli orari degli ingressi, e vedo subito in
un blog che senza prenotazione è inutile provarci, si fa il viaggio
per nulla.
Il
sito internet parla chiaro: primo ingresso disponibile domenica
pomeriggio alle 17,30!
Eppure
non si può arrivare fino qui e non andarci, per cui gironzoliamo due
giorni.
Motril
è una cittadina di 60.000 abitanti, con il centro storico quasi
tutto pedonalizzato, e, sorpresa, con tutti i negozi che al sabato
pomeriggio sono chiusi.
La
chiesa principale è su di una collinetta, e mentre sono all'esterno
suonano le campane. Non starei a raccontarlo, se guardando il
campanile non avessi visto le campane fare le capriole su se stesse
azionate da un motore elettrico, e finito di suonare fermarsi a caso.
Così la campana che è sul mio lato si è fermata girata al
contrario, con la parte del battacchio all'insù, e sembrava la coppa
del campari con dentro il salatino.
La
zona del camping è totalmente adibita a serre, e arrivando dalla
statale che scavalca un promontorio si vede in basso la piana che
sembra imballata a proposito.
In
questo momento le serre sono vuote. Hanno il soffitto in plastica per
la pioggia, e le pareti di rete fitta per evitare gli insetti. Nessun
tipo di riscaldamento.
Qualche
domanda, ed ecco la conferma: si coltivano pomodori, peperoni e
melanzane solo nel periodo invernale, quando rendono bene. In questo
periodo il prezzo è basso per via della concorrenza, e non conviene.
Nelle
vicinanze di Motril c'è Salobreña,
una cittadina caratteristica, con le case tutte bianche abbarbicate
sulla collina.
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